28 aprile 2008

Tiramisù ai frutti rossi

Il classico tiramisù leggermente modificato nella crema e presentato nel colore più vivo dell'arcobaleno: rosso fuoco! Ho usato fragole di stagione, ma è divino anche con lamponi o frutti di bosco misti.

INGREDIENTI:

fragole
pavesini, 6 pacchetti
250g. di mascarpone
250g. di ricotta
3 uova
8 cucchiai di zucchero
un paio di cucchiai di maraschino

Pulire le fragole, tagliarle a pezzetti piccoli e metterle in una ciotola con un paio di cucchiai di zucchero, in questo modo diventeranno belle lucide per la guarnizione finale.
Montare le uova intere con 6 cucchiai di zucchero finchè saranno ben spumose e triplicate di volume (nel Ken a vel. 3 con frullino, nel Bimby a vel. 3 con farfalla), unire poi delicatamente il mascarpone e la ricotta.
Fare uno sciroppo di fragola frullando dei frutti con un pochino di acqua e aromatizzarlo col maraschino. Sbriciolare a mano i pavesini, versarci sopra lo sciroppo e dare una mescolata.
Comporre il tirami su: pavesini imbevuti, crema, fragole, e ancora uno strato di pavesini e crema.
Riporre in frigo fino al momento di servire, quando si aggiungerà l'ultimo strato di fragole.
Con questa dose vengono 8/10 bicchieri grandi, oppure 10/12 medi o 12/14 piccoli.
Si può anche usare la classica crema al mascarpone!

Sono diverse le regioni che si contendono la paternità sulle origini del tiramisù: Piemonte, Lombardia, Veneto e Toscana.
La storia più fantasiosa riguardante le origini del tiramisù narra di un pasticciere torinese che, in seguito ad una richiesta dell'allora primo ministro Camillo Benso Conte di Cavour, creò un dolce che sostennesse il goloso statista nella sua difficile opera di unificare il territorio italiano. Da qui il nome, appunto, di "tiramisù".
Altri racconti, meno fantasiosi, ma allo stesso modo difficilmente confutabili, sulle origini del tiramisù, le fanno risalire o al ristorante "El Toulà" di Treviso, oppure all'opera di alcuni pasticcieri senesi, verso la fine del 1600, in occasione della visita del Granduca di Toscana, Cosimo III de' Medici. Il dolce avrebbe dovuto rappresentare quelle che erano le caratteristiche del nobile: grandiosità e semplicità. Era importante che fosse sfarzoso e goloso proprio come il duca. Venne così realizzata quella che al tempo fu chiamata “zuppa del duca”. In seguito sembra che i cortigiani attribuirono al dolce proprietà eccitanti e afrodisiache così che da “zuppa del duca” divenne "tiramisù".

da italiadonna.it
Tiramisu-Heaven In Your Mouth: a website about the most heavenly dessert on God's earth!

2 commenti:

emilia ha detto...

Golosona !!!! Se ti va passa da me a ritirare un meme, ciao.

Cindystar ha detto...

Grazie, Emi, passerò presto!
Bacio e buon week-end!

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