30 settembre 2013

World Bread Day 2013 - 8th edition - Giornata Mondiale del Pane


English announcement here

ma anche in   
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Il 16 ottobre è la Giornata Mondiale del Pane!
Dal 2006, ogni anno, centinaia di blogger da tutto il mondo sfornano un pane per questo giorno speciale .

Facciamolo ancora e cogliamo l'invito di Zorra:

Cuociamo un pane e condividiamolo col mondo intero pubblicandolo sul blog per il World Bread Day il 16 Ottobre!

L'idea del World Bread Day (giornata Mondiale del Pane) è nata per onorare il nostro pane quotidiano edi essere grati di avere cibo a sufficienza. Non tutti sono così fortunati.

Nessun idea su cosa prepare per questo giorno speciale? Basta fare il proprio pane preferito, o una ricetta inedita o qualcosa che è nella lista dei desideri insoluti. Ancora nessuna idea? Un'occhiata alle raccolte degli anni precedenti può dare spunti e ispirazione panificatrice! Solo l'anno scorso 343 bloggers hanno partecipato e preparato un pane per questo giorno speciale.


Zorra ha un desiderio speciale per questa Giornata Mondiale del Pane. Non sarebbe bello se si potesse sfornare contemporaneamente 365 pani quest'anno? Così si potrebbe avere una ricetta al giorno fino al prossimo WBD ! Se si raggiunge questo numero (o se si supera), Zorra promette non di cuocere tutti i 365 pani raccolti, ma di sceglierne uno ogni mese, cuocerlo e pubblicarlosul suo blog. Parola di Zorra!

Dai che ce la facciamo anche quest'anno a regalare a Zorra un enorme cesto di pane, con almeno 365 pani provenienti da tutto il mondo!

Come partecipare :

Si prega di leggere e seguire attentamente le istruzioni riportate di seguito.
E' obbligatorio compilare il modulo pubblicato da Zorra e linkare il suo annuncio nel proprio post, se solo manca una di queste voci la ricetta non apparirà nella raccolta finale. Grazie per la vostra comprensione.

  • Cuocere un pane, scattare una foto e pubblicare la ricetta Mercoledì 16 ottobre 2013Non prima e non dopo questa data e solo una ricetta per blog, per favore.
  • La ricetta deve essere un nuovo post appositamente scritto per questo evento e non può partecipare ad altri eventi/contest.
  • Un link nel proprio post all'annuncio di Zorra è obbligatorio.
  • Compilare il modulo da Zorra (sarà online il 14 ottobre) e la ricetta verrà poi aggiunta nella raccolta finale.
  • I moduli di adesione saranno accettati solo fino al 17 ottobre.
  • Il proprio post può essere scritto in qualsiasi lingua, purché nel blog sia indicato un traduttore (per esempio Google Translate)

    Per qualsiasi domanda o suggerimento non esitate a contattare Zorra scrivendo una mail a kochtopf(at)gmail.com.


    Seguite il World Bread Day su Facebook e Pinterest  WBD 2012 o WBD 2013.
    Su Twitter hashtag  #wbd.




    Potete voi stessi pubblicizzare l'evento sul vostro blog incollando il logo dell'annuncio.
    Per il logo aggiungete il codice seguente:




    29 settembre 2013

    Barrette energetiche di muesli, cioccolato e nocciole - Choco Muesli Energetic Bars


    E' iniziato l'autunno, stagione di passaggio verso il lungo inverno, ma anche di ripresa di tutte le attività semi dimenticate con le vacanze estive: scuola, lavoro a pieno ritmo, palestra (o chi ne fa le veci :-), corsi amatoriali, hobby preferiti, ... insomma, si rientra in riga e si ri-inizia a trottare alacremente.
    E ci serve energia, pronta e immediata, che non appesantisca e soprattutto che sia salutare al 100%!
    Sto leggendo Verso la scelta vegetariana di Umberto Veronesi e Mario Pappagallo, di cui riporto la presentazione:

    Oggi l'alimentazione vegetariana è una scelta che tutti dovrebbero considerare, un cambiamento in primo luogo per la propria salute, ma anche per la difesa del nostro pianeta e per evitare le sofferenze cui vengono sottoposti molti animali. Partendo dalla sua esperienza di vita e dalle sue ricerche di oncologo di grandissima fama, Umberto Veronesi espone in questo libro le ragioni legate all'etica, alla sostenibilità e alla salute per cui dovremmo diventare vegetariani. Mario Pappagallo spiega le basi scientifiche secondo le quali una buona alimentazione è fondamentale per vivere in salute, al punto che il cibo diventa un elemento essenziale per la prevenzione di numerose malattie, tra cui anche molti tipi di tumore. Nella seconda parte del libro Carla Marchetti propone oltre 200 ricette, originali e facili da realizzare, per chi è già vegetariano e per chi vuole avvicinarsi alla scelta vegetariana senza rinunciare al piacere del gusto. I proventi del professor Veronesi derivanti dalla vendita di questo libro verranno devoluti ai progetti di sostegno dei giovani ricercatori della Fondazione Umberto Veronesi, il cui intento è quello di sostenere la ricerca scientifica e promuoverne la divulgazione affinché i risultati della scienza diventino patrimonio di tutti.

    Anche se la mia scelta non è ancora totalmente evoluta, mi piace informarmi, provare nuove sensazioni e cercare di adeguare qualche cambiamento cibario verso un'alimentazione più consapevole.
    Con la ricetta gli autori spiegano perchè imparare ad usare i fiocchi di cereali: l'organismo umano non può assimilare i componenti dei cereali crudi. Però se questi vengono precotti a temperature non eccessive e poi schiacciati tra due rulli si ottengono i fiocchi, ricchi di nutrienti e facilmente digeribili. Sempre meglio preferire i cereali integrali.
    I fiocchi di riso sono leggeri, adatti ad anziani e bambini, quelli di orzo e avena sono morbidi e saporiti.


    barrette muesli cioccolato



    Ingredienti:

    400 g di fiocchi di cereali
    50 g di nocciole
    50 g di pistacchi
    60 g tra semi di girasole e sesamo
    70 g di uvetta
    80 g di cioccclato fondente 70%, spezzettato finemente
    150/200 g di malto d'orzo

    - Tostare i fiocchi di cereali in una padella, meglio se in acciaio e con fondo spesso, per circa 5 minuti, rigirandoli spesso. Travasare in una ciotola capiente e lasciarli raffreddare.
    - Tostare per pochi minuti, nella stessa padella ma un frutto per volta, le nnocciole, i pistacchi e i semi, tutti tritati grossolanamente. Fare raffreddare.
    - Unire la frutta secca e i semi con i fiocchi di cereali, aggiungere il cioccolato e l'uvetta.
    - Versare il malto, poco alla volta e mescolando sempre, in modo da ricoprire fiocchi e semi ed amalgamare bene il composto.
    - Versare il composto su carta forno, coprire con un altro foglio di carta forno e schiacciare bene con un matterello allo spessore di mezzo centimetro e lasciarlo seccare all'aria Per velocizzare si può mettere in forno ventilato ma senza temperatura).
    - Tagliare poi a barrette o a losanghe e conservare in una scatola ermetica (anche di latta).


    Energia pure per la raccolta di ricette con noci e nocciole a casa di Sabrina per la rubrica Salutiamoci, c'è ancora tempo fino alla mezzanotte di domani per postare una ricetta seguendo le indicazioni degli ingredienti permessi di questa tabella.


     barrette muesli cioccolato



     Choco Meusli Energetic Bars


     Autumn season is here, a transition to the long winter, but also a new start for all activities we gave up during Summer holidays: school, work at full speed, gym (or whoever takes its place :-), favorite hobbies, … in a few words, we suddenly fall in a globe trotter mood.
    And we need energy, ready and immediate, not complicated and above all 100% healthy!
    And why should we use cereal flakes? The human body can not assimilate the components of raw grains. But if they are cooked at noty excessive temperatures and then squeezed between two rollers you getthe flakes, rich in nutrients and easy to digest. Always better to prefer whole grains.
    Rice flakes are lightweight, suitable for elder people and children, barley and oat ones are soft and tasty.



     barrette muesli cioccolato



    You need:

    400 g mixed cereal flakes
    50 g hazelnuts
    50 g pistachios
    60 g sunflower and sesame seeds
    70 g raisins
    80 g dark chocolate, 70%, finely chopped
    150/200 g barley malt


    - Toast cereal flakes in a pan, preferably made ​​of steel and with a thick bottom, for about 5 minutes, stirring often. Transfer to a large bowl and let cool.
    - In the same pan toast for a few minutes a fruit at a time: hazelnuts, pistachios and seeds, all coarsely chopped. Let cool.
    - Combine the dried fruit and seeds with cereal flakes, add chocolate and raisins.
    - Pour the malt, a little at a time and stirring constantly, until the mixture is well amalgamated.
    - Pour on parchment paper, cover with another sheet of parchment paper and roll out (crush well) with a rolling pin to a thickness of half a centimeter and let dry on a counter. For a faster solution you can put the tray in a convection oven without temperature, just air).
    - Then cut to bars or lozenges and store in an airtight box (even a tinned one).








    This recipe is my personal entry to WHB #403
    hosted by Lucia from Torta di Rose
    both Italian and English edition.
    Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
    to Bri for Italian edition.
    Thanks again to Kalyn for her successfull idea!

    27 settembre 2013

    Pickled Salmon, Nordic Style


    la ricetta in italiano qui


    This month's challenge for the Creative Cooking Crew was Pickle it!
    Still a few days to post your dish and send link and picture to Joan, as the round-up will be going live on September, 30th.
    I am trying to pickle some else, something you can enjoy during long slow Winter and that might remind you of sunny and warm Summer days.
    By now a simple pickle you can do every time of the year and just added to the Christmas parties' what-to-do list.
    Raw spiced pickled salmon, well known as gravlax or gravad lax (Swedish), gravad laks (Danish), gravlaks (Norwegian, Danish), graavilohi (Finnish), graavilõhe (Estonian), graflax (Icelandic) is a Nordic dish consisting of raw salmon, cured in salt, sugar, and dill. Gravlax is usually served as an appetizer, sliced thinly and accompanied by hovmästarsås (literally steward sauce, also known as gravlaxsås), a dill and mustard sauce, either on bread of some kind, or with boiled potatoes (from wikipedia).

    During the Middle Ages, gravlax was made by fishermen, who salted the salmon and lightly fermented it by burying it in the sand above the high-tide line. The word gravlax comes from the Scandinavian word grav, which literally means grave (in Swedish, Norwegian, Danish), and lax (or laks), which means salmon, thus gravlax means buried salmon.
    Today fermentation is no longer used in the production process. Instead the salmon is buried in a dry marinade of salt, sugar, and dill, and cured for a few days. As the salmon cures, by the action of osmosis, the moisture turns the dry cure into a highly concentrated brine, which can be used in Scandinavian cooking as part of a sauce. This same method of curing can be used for any fatty fish, but salmon is the most common.




    gravad lax-salmone marinato


    You need:

    two fillets of fresh salmon with skin *
    mixture of salt and sugar (2/3 and 1/3)
    fresh dill
    pink peppercorns


    gravad lax-salmone marinato



    Put a parchment paper in a baking dish and sprinkle half of the mix salt/sugar.
    Check out that any bones have been removed, in case a tweezer might fit.
    Lay a fillet with the part of the skin in contact with the mixture of salt/sugar.
    Sprinkle with dill and pink peppercorns and then place over the other fillet, flesh against flesh.
    Cover with the mixture of salt/sugar left and pack properly. Store in the refrigerator, turning the package into the pan every day (a weight on top of the package might help to improve the marinate).


     
    gravad lax-salmone marinato



    Once you have the desired marinate (usually 3 days), open the package and remove salt, sugar, peppercorns and dill and store the salmon in an airtight container (will be good for about a week).
    Serve the salmon sliced or roughly chopped, accompanied by toast and butter or a dill sauce or boiled potatoes.

    Dill Sauce (hovmästarsås): 2 tablespoons sweet mustard, 1 tablespoon apple cider vinegar, 1 tablespoon sugar cane, 4 tablespoons extra virgin olive oil, salt and pepper, 1 teaspoon finely chopped dill, lemon juice . Mix ingredients together, dosing the lemon juice as needed.


    25 settembre 2013

    Kahliat Nahal, ovvero il Danubio in versione araba


    recipe in English here

    Khaliat al Nahal (o anche Khaliat Nahal) in arabo significa alveare di api. Ed è proprio l'idea che vuole rendere questo pane: i piccoli panini sono cotti uno vicino all'altro in una teglia rotonda dove formano un nido d'ape. Tradizionalmente sono tipo panbrioche, riempiti con un ripieno dolce e glassati poi con uno sciroppo di miele aromatizzato, tipico della produzione dolciaria del Medio Oriente. Ma ovviamente ne esistono anche versioni salate.
    In molte comunità musulmane, questo pane è fatto durante il periodo di digiuno del Ramadan. E' inoltre servito come piatto dolce durante l'Iftar,  il pasto serale che interrompe il loro digiuno quotidiano durante il mese islamico del Ramadan. Questo pane è perfetto per queste cene che solitamente sono eventi della comunità, e la forma del pane si presta ad essere strappato facilmente per servirsi da soli.


     honeycomb buns


    C'è qualcosa di simile anche da noi, il famoso Danubio, di origini napoletane. Ma alcuni sostengono sia di origini austriache, in questo mio vecchio post ho trascritto le varie leggende su questo pane tradizionale.

    Questa ricetta è perfetta per 18 panini, ma è possibile dimezzarla la ricetta per farne 9 o 10, adattando la misura della teglia (rotonda di di diametro è l'ideale).
    Oppure si può decidere di utilizzare tutta la ricetta ma facendo due pani diversi, uno salato e uno dolce.
    Si possono anche cuocere singolarmente i bocconcini in stampini da muffins, non avranno il loro caratteristico disegno a nido d'ape, ma saranno belli come segnaposto o più pratici per un buffet o un aperitivo.

    Ho effettuato sostituzioni alla ricetta originale per renderla vegan e più salutare, in linea con la tabella degli ingredienti di Salutiamoci, che questo mese raccoglie ricette con noci e nocciole a casa di Sabrina.
    Ho optato solo per la versione dolce, perchè solitamente preparo quella salata, ma impastando la dose intera, per dimezzarla una volta lievitata e cuocerla in due diverse teglie (una a forma di cuore), e utilizzando due diversi ripieni: marmellata di fragole senza zucchero mescolata a farina di mandorle per la torta rotonda, crema al cioccolato e nocciola homemade  (la ricetta a breve, stay tuned :-) per la torta a cuore.
    La mia glassa era molto semplice: ho semplicemente pennellato i dolci ancora caldi con uno sciroppo di malto (a vostra scelta tra riso, orzo o frumento, usato al naturale o leggermente diluito in acqua e/o succo di limone/arancia) e cosparso di scaglie di mandorle la rotonda, mentre sui bocconcini di quella a cuore ho versato un cucchiaino di cioccolato fondente fuso e cosparso delle nocciole tritate finemente.


    honeycomb buns



    Ingredienti:

    Impasto:

    240 g di latte latte di avena tiepido *
    8 g di lievito di birra
    1 cucchiaino di malto d'orzo
    450/480 g di farina 0 
    3 cucchiai di succo di mela bio
    1 cucchiaio di succo di mela concentrato
    3/4 di cucchiaino di sale (per il pane salato) o un pizzzico di sale rosa (per il pane dolce)
    40 g di olio di girasole bio spremuto a freddo
    2 cucchiai di latte di avena per spennellare i panini
    2 cucchiai di semi di sesamo (solo per il pane salato)

    * o di riso o di soia

    Suggerimenti per ripieni salati: ricotta, tofu, aromatizzati a piacere.
    È inoltre possibile utilizzare qualsiasi altro ripieno salato che si desidera,
    avanzi di verdure cotte miste con ricotta, per esempio.

    Suggerimenti per il ripieno dolce: ricotta (ripieno tradizionale), cioccolato,
    frutta secca come datteri, uvetta, frutta secca tritata, cocco, ecc.

    Glassa:
    malto di riso, grano, orzo a piacere,
    al naturale o appena diluito in acqua e/o succo di limone/arancia


    honeycomb buns
    con marmellata di fragole senza zucchero mescolata a farina di mandorle


     honeycomb buns
     con crema al cioccolato e nocciola homemade

    Sciogliere il lievito nel latte con il malto.
    Mettere la farina nella ciotola dell'impastatrice, iniziare ad impastare a velocità bassa unendo poco alla volta il latte con il lievito, l'olio e il succo di mela.
    Lavorare fino ad ottenere un impasto omogeneo e morbido.
    Formare una palla e metterla in una ciotola ben oliata, rigirandola per ungerla bene e coprire. Far lievitare fino al raddoppio del volume, per circa un'ora o poco più.

    Trasferire l'impasto sulla superficie di lavoro. Non si dovrebbe aver bisogno di farina ulteriore per lo spolvero perchè l'impasto è abbastanza gestibile.
    Dividere l'impasto a meta, formare due rotoli lunghi circa 50 cm e tagliare ogni rotolo in 9 pezzi uguali (circa 45 g cadauno).
    Prendere ogni pezzo, appiattirlo come una pizzetta e mettere mezzo cucchiaino di ripieno al centro. Tirare su lati e avvolgere la pasta intorno al ripieno, pizzicando dove si unisce la pasta per sigillarla bene. Lisciare  rotolando i bocconcini tra le mami delicatamente per formare una pallina rotonda.
    Una volta pronte tutte le palline trasferirle con ordine nella teglia, ricoperta di carta forno, disponendole in cerchi concentrici.
    Coprire con un telo da cucina (o una grande ciotola capovolta) e lasciare lievitare per circa 30/40 minuti. Spennellare la parte superiore con il latte d'avena e cospargere i semi di sesamo(o altri a piacere) se si fa il pane salato.
    Cuocere  180° per circa 25 minuti, fino a quando saranno ben dorati.
    Lasciare raffreddare nella teglia per circa 5 minuti e poi su una gratella.
    Appena usciti dal forno spennellare i bocconcini con del malto per renderli lucidi ed eventualmente cospargere con frutta secca tritata o semi a piacere.


    honeycomb buns


    La glassa originale araba per la versione dolce prevede uno sciroppo di zucchero aromatizzato con zafferano e miele e qualche goccia di succo lime o limone: si può convertire con del malto leggermente diluito in acqua, scaldandolo con qualche pistillo di zafferano, unendo alla fine il succo di agrume preferito. A scelta si può versare tutto lo sciroppo sul dolce appena sfornato (sciroppo freddo/dolce caldo) lasciando che si imbeva bene, oppure dare solo una spennellata per un effetto più blando.




    24 settembre 2013

    Kahliat Nahal - Honeycomb Buns - We Knead to Bake # 9


    la ricetta in italiano qui
    in basso le dosi originali in italiano


    An easy bread to make for this month's challenge for We Knead to Bake, the baking group of Aparna of My Diverse Kitchen, created with the intent to bake a different bread every month in 2013.

    Khaliat al Nahal (also known as Khaliat Nahal) translates as Bee’s Hive in Arabic. This is because the buns are baked close to each other in a round pan where they form a honeycomb like pattern. They’re traditionally made sweet, filled and then glazed with honey flavoured syrup, typical of Middle Eastern confectionery. But savoury versions are also made.
    In many Muslim communities, this bread is made during the fasting period of Ramadan. It is served as sweet dish during Iftar, the evening meal that follows breaking the day long fast that is observed during Ramadan. This bread is perfect to serve then because Iftars are community events, and the shape of the bread lends itself to being torn/ pulled apart easily to serve oneself.


    honeycomb buns


    We have something similar in Italy, named Danubio (Danube, like the famous blue European river) which has originated in Naples. But some argue this bread has Austrian origins, you can have a look at my post and read the long story and decide what tale you like most.

    This recipe makes 18 buns, but it's possible to halve the recipe to make about 9 or 10 buns. 
    For half the recipe, use a 6” or 7” round cake tin to bake the Honeycomb Bread.  
    Or you can decide to go for the entire recipe but making two different bread; one savoury and one sweet.
    You can also bake them individually in muffin tins if you prefer, they would not have their characteristic honeycomb pattern, but will be nice as placeholders or more practical for a buffet or an aperitif.

    In brackets you will find my substitution to make it vegan and healthier.
    I went only for a sweet version as I usually bake the savoury one.


     honeycomb buns

    Made one entire dough but halved and baked in two different tins (one was heart-shaped), and used different fillings: unsugared strawberry jam and almond flour for the round cake, homemade hazelnut and chocolate cream (the recipe in a few days, stay tuned :-) for the heart cake.
    My glaze was very basic: just brushed the cakes once out of the oven with malt syrup (at your choice rice, barley or wheat) and sprinkled with almond flakes the round one, spread the heart one with a little melted dark chocolate and drizzled with finely chopped hazelnuts.


    honeycomb buns


    Ingredients:

    Dough:

    1 cup lukewarm milk (oat milk)
    1 1/2 tsp instant yeast
    1 tsp sugar (barley malt)
    2 1/2 cups all-purpose flour
    3 tbsp sugar, for sweet bread
    (3 tbsp unsugared apple juice and 1 tbsp concentrade apple juice)
    3/4 to 1 tsp salt (for savoury bread) or 1/4 tsp salt (for sweet bread)
    40gm butter, melted (organic sunflower oil)
    2 tbsp milk  (oat milk) for brushing the dough
    2 tbsp white sesame seeds for sprinkling on top (optional, only for savoury bread)


    Filling:

    1 cup of filling (approximately) of your choice, either sweet or savoury

    Suggestions for Savoury Filling:
    cream cheese or crumbled feta cheese or crumbled paneer/ cottage cheese, 
    flavoured according to your choice. 
    You can also use any other savoury filling that you want,
    leftover cooked vegetables mixed with cream cheese work super.

    Suggestions for Sweet Filling:
     cream cheese (traditional filling), 
    or any other filling of your choice like chocolate,   
    dried fruit like dates, raisins, chopped nuts, chopped fruit , sweetened coconut filling, etc.



    Sugar Syrup/Glaze:

    3/4 cup sugar
    1/2 cup water
    a pinch of saffron
    1 tbsp honey
    1 tsp lime/lemon juice


     
    honeycomb buns
    unsugared strawberry jam and almond flour


    honeycomb buns
    unsugared homemade hazelnut and dark chocolate cream




    Make sure your melted butter has cooled down a bit before using it. Put 2 cups of the flour, salt, sugar (if making the sweet bread only) and melted butter in the bowl of your processor. Run a couple of times to mix well.
    Combine the milk, sugar and yeast in a small bowl and keep for 5 minutes. Add this to the processor bowl and knead until you have a smooth and elastic dough which is not sticky. Add as much of the remaining 1/2 cup of flour as you need to get this consistency of bread dough. I used all of 2 1/2 cups of flour and had to add half a cup more (as oil and apple juice are liquid).
    Shape the dough into a ball and place it in a well-oiled bowl, turning it to coat completely with the oil. Cover and let it rise till double in volume, for about an hour.

    Turn the dough out onto your work surface. You won’t really need to flour it as the dough is quite manageable as it is. Cut it into 2 halves. With your palms, roll out each half a “rope” about 9” long. Cut each rope into 1” pieces so you have a total of 18 pieces.
    Take each piece and flatten it out a little and place half a teaspoon of filling in the centre. Pull up the sides and wrap the dough around the filling, pinching it closed at the top. Smoothen it into a round ball. Place this in a well-greased round 9” cake tin. Repeat with the remaining 17 pieces and the filling. Arrange the filled balls of dough in concentric circles, filling the base of the cake tin.
    Cover with a kitchen towel (or a large bowl upside down) and let it rise for about 30 to 40 minutes. Brush the tops with milk and sprinkle the sesame seeds over the savoury one. 
    Bake the buns at 180C (350F) for about 25 minutes, until they’re done and a nice golden brown on top.
    Let them cool in the tin for about 5 minutes and then on a wire rack.

    If you’re making the sweet version, make the sugar syrup/glaze during the first rise of the dough. For this put the sugar, water and saffron in a small pan and bring to a boil. Turn down the heat and let it simmer for a few minutes until it starts thickening a bit. Take it off the heat and add the honey and the lime/lemon juice. Mix well and let it cool. Keep aside till needed.

    When the sweet buns come out of the oven, pour the syrup all over the top of the Honeycomb.  The bread should be hot and the syrup/glaze should be cool. If you want your Honeycomb Buns to be less sweet, just brush the syrup/glaze over the top.
    Let it sit for a while for the syrup/glaze to set a bit. Serve them warm with tea/coffee.



    Ingredienti impasto:

    240 g di latte tiepido
    8 g di lievito di birra
    1 cucchiaino di zucchero
    350/400 g di farina 0
    3 cucchiai di zucchero, per il pane dolce
    3/4 di cucchiaino di sale (per il pane salato) o un pizzzico di sale (per il pane dolce)
    40 g di burro morbido
    2 cucchiai di latte per spennellare i panini
    2 cucchiai di semi di sesamo (solo per il pane salato)

    Glassa:

    3 parti di di zucchero e 2 di acqua
    pistilli di zafferano
    1 cucchiaio di miele
    1 cucchiaino di limone/succo di limone

    Zucchero, acqua e zafferano in un pentolino e portare ad ebollizione. Abbassare la fiamma e lasciare sobbollire per qualche minuto fino a quando non inizia a addensare. Togliere dal fuoco e aggiungere il miele e il succo di lime/limone. Mescolare bene e lasciare raffreddare.
    Quando i panini dolci escono dal forno, versare lo sciroppo sopra tutta la parte superiore del. Il pane deve essere caldo e lo sciroppo freddo. Per un effetto meno dolce, basterà pennellare leggermente i panini con lo sciroppo aromatizzato.


    This recipe also goes to Susan's weekly YeastSpotting

    23 settembre 2013

    Black & White Wednesday # 98



      Lynne of Cafe Lynnylu is hosting this week BWW,
    so please do send your entries to lynnylu AT gmail DOT com



    Just back from a long weekend in Cannes,
    warm and beautiful sunny days,
    stilltime for the beach and swimming.


     marché forville

    One of my favorite food market is Marché Forville
    where you can have a great selection of whatever you need 
    for a gorgeous lunch or dinner.

    food signs


    All items are sold here:
    vegetables, fruits, meat, cheese, fish, bread,
    sweet and savory preserves, honey, spices, oil and wine,
    and, of course, so many colored and fragrant bunches of flowers,
    French women always have one in their hands along with the foodie bag.


    courgettes


    And these courgettes must be very precious and delicious,
    as the sign says:
    my daddy's garden production!











    Should you like to host please send me an email to casacortella AT tin DOT it
    rules and host-line up here.
    We have a group on Flickr if you'd like to join and share your pics,
      hashtag #BWFood on Twitter.

    18 settembre 2013

    Ricette nociose e nocciolose per Salutiamoci


    Mese nocioso e noccioloso questo di Settembre per la nuova raccolta di Salutiamoci, questa volta ospiti di Sabrina.
    Noci e nocciole fanno parte della frutta secca tanto bistrattata dai dietologi per il loro apporto calorico, ma come scrive Sabrina sono frutti oleosi molto utili per la nostra dieta quotidiana, in quanto hanno particolari proprietà che aiutano a nutrire e rinvigorire corpo e mente, proteggono il sistema cardiocircolatorio, il cervello, la pelle, i capelli e i muscoli. I frutti oleosi apportano sostanze per lo più presenti nei prodotti di origine animale e necessarie all’organismo: dalle vitamine B alle proteine. Vanno consumati con moderazione perché sono molto calorici, ma i grassi che contengono, a differenza dei prodotti animali, sono grassi insaturi e omega 3 che contribuiscono ad abbassare il livello di colesterolo e aiutano a prevenire le malattie cardiache.

    E che diano energia e vigore l'ho proprio constatato di persona: guido più per necessità che per divertimento, e faccio sempre più fatica la sera, il buio mi è nemico e ahimè, ho già provato la brutta esperienza dei colpi di sonno (e non è per niente piacevole, oltre che pericolosissimo!). Ho imparato a tenere in macchina una scatolina con un mix di frutta secca (li vendono già pronti) e quando devo affrontare tragitti lunghi ogni tanto ne sgranocchio un po': a me sembra di stare meglio, sarà mica solo suggestione, vero?
    E poi ho avuto ua piccola grande soddisfazione con Macs, il mio terzo figlio, che avendo ripreso ad andare in bici per rimettersi un attimino in forza, e quindi badando con più attenzione alla sua alimentazione quotidiana, un giorno mi sorprende dicendomi: ma sai che dovrei mangiare della frutta secca per ottenere dei benefici in questo mio nuovo percorso sportivo e alimentare? ... ma dai, quando cercavo di spiegare perchè in cucina c'è sempre un barattolino pronto all'uso mi prendeva in giro, lui, fratelli e marito compresi!

    C'è tempo fino a fine mese per la raccolta nocciolosa, seguendo le indicazioni di questa tabella per gli alimenti permessi e non.
    In attesa di snocciolare qualche nuova golosità salutare, ripropongo alcune ricette già pubblicate, che si adeguano perfettamente alle linee guide di Salutiamoci.


     
    couscous festivo


    Ingredienti:

    mezzo kilo di couscous
    3 o 4 fettone di zucca
    2 melagrane mature, in stagione
    noci e pistacchi
    semi di zucca decorticati
    rosmarino, facoltativo
    olio extravergine di oliva
    aceto di mele
    sale rosa dell'Himalaya


    - Far rinvenire il couscous in acqua bollente leggermente salata seguendo le indicazioni date sulla confezione, lasciare intiepidire e poi sgranare bene con le mani, condire con un filo di olio.
    - Nel frattempo tagliare la zucca a dadini piccoli (se piace si può lasciare la buccia, è edibile) e arrostirla in una padella larga con un filo di olio e un rametto di rosmarino: cuocere a fiamma vivace per qualche minuto, così fa anche un pochino di crosticina croccante, poi abbassare e mettere il coperchio, per farla ammorbidire, anche se deve rimanere crocantella, salare.
    - Tostare in forno qualche minuto noci, pistacchi e semi di zucca. Sgranare la melagrana.
    - In un'insalatiera riunire il couscous e la zucca, poi la frutta secca e la melagrana, condire con un filo di olio e qualche cucchiaio di aceto. 
    - Si può preparare in anticipo il couscous e la zucca e mescolarli insieme, unendo poi all'ultimo minuto la frutta secca e la melagrana.




    vucculotti sapa e noci

    Per 6 persone:

    500 g di maccheroni
    mezzo bicchiere di sapa bio
    3 cucchiai di pangrattato
    200 g di noci tritate
    2 cucchiai di olio extravergine di oliva
    sale/pepe

    In una ciotola mescolare la sapa, il pangrattato, le noci tritate, un pizzico di sale, poco pepe e due cucchiai di olio d’oliva.
    Nel frattempo cuocere la pasta in abbondante acqua salata e scolarla al dente.
    Mescolare la pasta con la salsa, aggiungendo qualche cucchiaio di acqua di cottura se fossero troppo asciutti, deve risultare qusi una crema morbida che avvolge la pasta.
    Servire con un'ulteriore leggera grattatina di pepe.
     
    In una ciotola mescolare la sapa, il pangrattato, le noci tritate, un pizzico di sale, poco pepe e due cucchiai di olio d’oliva.
    Nel frattempo cuocere la pasta in abbondante acqua salata e scolarla al dente.
    Mescolare la pasta con la salsa, aggiungendo qualche cucchiaio di acqua di cottura se fossero troppo asciutti, deve risultare qusi una crema morbida che avvolge la pasta.
    Servire con un'ulteriore leggera grattatina di pepe.



    pagnotta del turkestan

    Ingredienti:

    500 g di farina biologica di farro spelta macinata a pietra o farina integrale
    (350 g di farro e 150 g semintegrale macinate a pietra)
    2 cucchiaini di sale rosa dell'Himalaya
    2 cucchiai di semi di girasole
    2 cucchiai di semi di sesamo
    1 cucchiaio di semi di lino
    1 cucchiaio di semi di zucca
    30 g di chicchi di segale sminuzzati (avena decorticata)
    30 g di chicchi di grano sminuzzati (non li ho messi)
    30 g di fiocchi di grano o di farro (avena)
    15 g di lievito di birra
    200 g di pasta madre
    1 cucchiaio di malto d'orzo
    280 g di acqua tiepida
    50 . di noci tostate *
    50 g di nocciole tostate *
    50 g di mandorle tostate *

    * in un padellino antiaderente qualche minuto sul fuoco a fiamma viva, poi tritate grossolanamente

    Mescolare la farina, i semi, i chicchi e i fiocchi in una ciotola (o nell'impastatrice), fare una fontana al centro ed aggiungere il lievito sciolto in una ciotolina con metà acqua e il malto, il resto dell'acqua e la pasta madre sbriciolata ed iniziare ad impastare (nell'impastatricee a velocità bassa). Aggiungere per ultimo il sale. Impastare per 10 minuti, ottenendo un impasto soffice ma non appiccicoso, regolarsi di conseguenza se aggiungere un poco di acqua o farina, ma sempre un cucchiaino alla volta per entrambi.
    Mettere l'impasto in una ciotola a riposare coperto e in un luogo caldo fino al raddoppio (due ore almeno). Rilavorare quindi l'impasto aggiungendo la frutta secca e formare una pagnotta.
    Lasciare lievitare il pane sulla teglia del forno ricoperta di carta forno (sempre coperto e in luogo caldo) fino al raddoppio (almeno un'ora).
    Cuocere a 220° per 35 minuti o fino a quando suonerà vuota se picchiettata sul fondo. Raffreddare su una griglia.


    Pane ai 5 cereali con noci


    pane 5 cereali e noci

    Ingredienti:

    300 g di noci
    30 g di lievito di birra
    1/4 di tazza di acqua tiepida
    3 tazze di acqua temperatura ambiente
    500 g di farina 0
    125 g di farina di avena
    125 g di farina di segale (io ho usato orzo)
    125 g di farina semintegrale o integrale
    125 g di farina di riso integrale
    1 cucchiaio di sale rosa dell'Himalaya

    Tostare le noci in una padellina per qualche minuto, non devono scurire ma solo rilasciare l'aroma, lasciar raffreddare, tagliare a coltello e mettere da parte.
    Mescolare le farine, quindi impastarne 2/3 con 2/3dell'acqua, dove avremo fatto sciogliere il lievito. Lasciare riposare coperto per 20 minuti.
    Impastare con la restante farina, unire il sale e le noci, per 5/8 minuti fino ad avere un impasto sodo, elastico e non appiccicoso, se occorre aggiungere ancora un cucchiaio di farina. Mettere l'impasto diviso a metà in un paio di cestini infarinati bene di circa 20 cm. di diametro, coprire con una ciotola capovolta soprae lasciare lievitare al raddoppio, circa un'ora. Rigirare il pane con delicatezza sulla spianatoia, tagliarlo in 4, metterlo su carta forno a riposare ancora mezzoretta. Con attenzione fare qualche taglio in superficie se piace, infornare e cuocere a 180/190°per circa 40/50 minuti. Lasciar raffreddare su una griglia.




    pane zucca-mirtilli-noci

    Ingredienti:

    700 g di zucca

    40 g di olio extravergine di oliva
    (o bio di girasole spremuto a freddo)
    2 cucchiaini di sale rosa dell'Himalaya
    50 g di malto di riso o orzo
    15 g di lievito fresco
    1 cucchiaio di acqua tiepida
    350 g di farina 0 bio
    una macinata di pepe, facoltativa
    una bella macinata di noce moscata
    100 g di mirtilli freschi
    50 g di noci o noci Pecan a pezzetti
    un uovo sbattuto con un pizzico di sale per pennellare


    - Tagliare la zucca a pezzetti, eliminare buccia e semi e tagliarla a quadrotti. Prenderne 400 g e cuocerla nel cestello a vapore o in pentola a pressione o in forno (avvolta nell'alluminio) finchè morbida. Raffreddare leggermente e poi mescolare in un mixer con l'olio, il sale e il malto per ottenere una crema omogenea e lasciare intiepidire.
    - Sbriciolare il lievito in una ciotolina, aggiungere l'acqua e mescolare bene.
    - Mettere la farina e le spezie in una grande ciotola, fare la fontana al centro e metterci il composto di zucca e il lievito. Iniziare ad incorporare la farina fino ad ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso. In base al tipo di zucca usata potrebbe essere necessario aggiungere un goccio di acqua in più, ma sempre un cucchiaio alla volta, se l'impasto si presenta troppo secco, oppure un pochino di farina in più se troppo umido e appiccicoso.
    - Trasferire bene sul piano di lavoro infarinato e lavorare l'impasto per 5 minuti. Rimettere in una ciotola leggermente unta, coprire con pellicola e lasciare lievitare a temperatura ambiente fino al raddoppio, circa un'ora.
    - Trasferire l'impasto sul piano di lavoro e delicatamente aggiungere noci e mirtilli. Se si decide per una pagnotta dare una forma rotonda all'impasto e mettere sulla teglia a lievitare. Altrimenti dividere l'impasto in 12 pezzi e fare delle palline dalla forma irregolare. Mettere sulla teglia ricoperta di carta forno e lasciare lievitare coperti fino al raddoppio, circa 30 minuti per i panini e 45 minuti per la pagnotta.
    - Pagnotta: premere il pollice al centro della pagnotta lievitata per fare un piccolo buco, pennellare con l'uovo sbattuto e con un coltello affilato incidere in più punti per farla assomigliare ad una zucca. Cuocere in forno caldo a 200° finchè bella dorata, circa 35 minuti: è pronta quando suona vuota se picchiettata sul fondo. Lasciare raffreddare su una griglia di metallo. 
    - Panini: pennellare con l'uovo sbattuto e cuocere in forno caldo a 200° per circa 15/20 minuti. Lasciare raffreddare su una griglia di metallo.







    17 settembre 2013

    Black & White Wednesday # 97


    Simona of Briciole is hosting this week BWW,
    so please do send your entries to simosite AT mac DOT com


    clams party

    Clams Fantasy
    one of my favorite dishes








    Should you like to host please send me an email to casacortella AT tin DOT it
    rules and host-line up here.
    We have a group on Flickr if you'd like to join and share your pics,
      hashtag #BWFood on Twitter.


    15 settembre 2013

    Gravad Lax - Salmone marinato all'aneto - Raw Spiced Salmon


    Sono stata una sola volta in questa nazione, nell'aprile del 2006,  e molto di passaggio perchè stavamo dirigendoci in Norvegia. 
    Abbiamo guidato sia in andata che in ritorno dal profondo sud lungo la principale occidentale semicostiera che da Malmö, passando per Göteborg, porta dritti fino al confine norvegese.
    Un infinità di insenature, isolette, ponti in un paesaggio gentile e verdissimo.




    Ma la cosa che ci ha stupito di più, come ho già scritto nella tappa danese,  è stato il Ponte di Øresund, una delle opere ingegneristiche più affascinanti ed incredibili di questo nuovo millennio in Europa.
    Per noi italiani, che sono decenni che ancora discutiamo (forse solo sulla carta :-) se ponte sì o ponte no sullo Stretto, questo miracoloso e spettacolare passaggio tra Danimarca e Svezia lascia senza fiato, almeno la prima volta che lo si attraversa.


    Øresund


    Il percorso è suggestivo: ci si immette in un tunnel adagiato sul fondo del mare lungo circa 6 Km, poi si risale al livello del mare e si sale progressivamente sul ponte, con le sue arcate colossali, che permettono il transito anche delle navi transoceaniche.
    Noi l'abbiamo attraversato di mattina presto e di sera tardi, con tutte le tonalità di grigio possibile, del cielo, dell'acciaio del ponte e del mare.
    Sulla via del ritorno, tappa quasi obbligata all'Ikea di Göteborg, dove sono riuscita ad estorcere un'ora d'aria libera a scorazzare tra gli scaffali svedesi ... ma tra il bottino portato a casa dei vassoi superpratici ( super regalati :-) a sorpresa made in Italy! :-)


    Gravlax o gravad lax (in svedese), gravad laks (in danese), gravlaks (in norvegese e danese), graavilohi (in finlandese), graavilõhe (in estone), graflax (in islandese): ovvero salmone marinato in una salamoia a base di sale, zucchero ed aneto (da wikipedia), una preparazione tradizionale e molto comune in questi paesi nordici.

    Durante il Medioevo, il gravlax veniva fatto dagli stessi pescatori, che salavano il salmone e lo lasciavano fermentare, sepolto nella sabbia sopra la linea dell'alta marea. La parola gravlax deriva infatti dalla parola scandinava grav, che letteralmente significa tomba (sia in svedese, norvegese, e danese), e lax (o laks), che significa salmone, così gravlax, ora tradotto con salmone marinato, letteralmente significherebbe salmone sepolto.
    Oggi non si usa più una lunga fermentazione nel processo di produzione. Il salmone è avvolto e lasciato ammorbidire per qualche giorno in una marinata a secco di sale, zucchero e aneto. Durante la marinatura, per effetto osmotico, l'umidità trasforma la marinata secca in salamoia altamente concentrata (che può essere poi utilizzata per la preparazione di una salsa particolare). Lo stesso metodo di marinatura può essere usato per qualsiasi pesce grasso, ma il salmone resta comunque il più comune.

    Ho seguito i consigli della mia cara amica Claudia, tempo fa mi aveva dato la ricetta dicendomi di provarla perchè ne valeva la pena.
    E non posso che confermare, anzi, credo sarà un ottimo antipasto da servire durante le prossime cene festive.


    gravad lax-salmone marinato


    Ingredienti:

    due filetti di salmone fresco con la pelle *
    (già abbattuto) **
    miscela di sale grosso e zucchero di canna (2/3 e 1/3)
    aneto fresco
    grani di pepe rosa

    * in alternativa si può comprare un salmone intero e ricavare i due filetti, o per farne una quantità minore, comprare due pezzi di filetti di salmone della medesima grandezza

    ** in caso contrario, dopo averlo ben pulito e disliscato, lavarlo e tamponarlo bene con carta da cucina e riporlo in congelatore per almeno 48 ore; in seguito passarlo in frigorifero per scongelarlo


    gravad lax-salmone marinato


    In una pirofila mettere un foglio di carta forno e cospargerlo coin metà della miscela sale/zucchero.
    Controllare che il salmone sia ben disliscato, e toglier con una pinzetta eventuali lische rimaste.
    Adagiare un filetto con la parte della pelle a contatto con la miscela di sale/zucchero.
    Cospargere di aneto e grani di pepe rosa e poi chiudere con l'altro filetto, polpa contro polpa.
    Ricoprire con la miscela di sale/zucchero rimasta e impacchettare bene con la carta forno. 


     gravad lax-salmone marinato


    Conservare in frigorifero, girando il pacchetto nella pirofila ogni giorno (perchè marini meglio si può mettere un peso sopra al pacchetto). 
    Una volta ottenuto il grado di marinatura desiderato, aprire il pacchetto ed eliminare ogni traccia di sale/zucchero/pepe e aneto e conservare il salmone in un contenitore ermetico.
    Servire il salmone a fettine o anche tagliato grossolanamente, accompagnato da crostini e burro o da una salsa all'aneto o da patate bollite.
    Si conserva in frigo nel contenitore ermetico per circa una settimana.

    Salsa all'aneto (hovmästarsås): 2 cucchiai di senape dolce, 1 cucchiaio di aceto di mele, 1 cucchiaio di zucchero di canna, 4 cucchiai di olio extravergine di  oliva, sale e pepe, 1 cucchiaino di aneto tritato finemente, succo di limone. Mescolare bene gli ingredienti insieme, dosando il succo di limone secondo necessità.



    gravad lax-salmone marinato



    Raw Spiced Salmon

    Raw spiced salmon, known as gravlax or gravad lax (Swedish), gravad laks (Danish), gravlaks (Norwegian, Danish), graavilohi (Finnish), graavilõhe (Estonian), graflax (Icelandic) is a Nordic dish consisting of raw salmon, cured in salt, sugar, and dill. Gravlax is usually served as an appetizer, sliced thinly and accompanied by hovmästarsås (literally steward sauce, also known as gravlaxsås), a dill and mustard sauce, either on bread of some kind, or with boiled potatoes (from wikipedia).

    During the Middle Ages, gravlax was made by fishermen, who salted the salmon and lightly fermented it by burying it in the sand above the high-tide line. The word gravlax comes from the Scandinavian word grav, which literally means grave (in Swedish, Norwegian, Danish), and lax (or laks), which means salmon, thus gravlax means buried salmon.
    Today fermentation is no longer used in the production process. Instead the salmon is buried in a dry marinade of salt, sugar, and dill, and cured for a few days. As the salmon cures, by the action of osmosis, the moisture turns the dry cure into a highly concentrated brine, which can be used in Scandinavian cooking as part of a sauce. This same method of curing can be used for any fatty fish, but salmon is the most common.


    gravad lax-salmone marinato


    You need:

    two fillets of fresh salmon with skin
    mixture of salt and sugar (2/3 and 1/3)
    fresh dill
    pink peppercorns


    Check out that any bones have been removed, in case a tweezer might fit.
    Wash and dry the salmon with kitchen paper then freeze it for at least 48 hours (to be sure any probably Anisakis worms are dead), then pass it in the fridge to thaw it.
    Lay a parchment paper in a baking dish and sprinkle half of the mix salt/sugar.
    Put a fillet with the part of the skin in contact with the mixture of salt/sugar.
    Sprinkle with dill and pink peppercorns and then place over the other fillet, flesh against flesh.
    Cover with the mixture of salt/sugar left and pack properly. Store in the refrigerator, turning the package into the pan every day (a weight on top of the package might help to improve the marinate).




     
    gravad lax-salmone marinato



    Once you have the desired marinate (usually 3 days), open the package and remove salt, sugar, peppercorns and dill and store the salmon in an airtight container (will be good for about a week).
    Serve the salmon sliced or roughly chopped, accompanied by toast and butter or a dill sauce or boiled potatoes.

    Dill Sauce (hovmästarsås): 2 tablespoons sweet mustard, 1 tablespoon apple cider vinegar, 1 tablespoon sugar cane, 4 tablespoons extra virgin olive oil, salt and pepper, 1 teaspoon finely chopped dill, lemon juice . Mix ingredients together, dosing the lemon juice as needed.









    This recipe is my personal entry to WHB #401
    hosted by Carla Emilia from Un'arbanella di Basilico
    both Italian and English edition.
    Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
    to Bri for Italian edition.
    Thanks again to Kalyn for her successfull idea!

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